Gru scavatrice

Da Leonardo, Codice Atlantico, f. 4r.

 

Impiego
Scavo dei canali.

Motore
“Saliscendi” a contrappesi integrato da un volano.

Descrizione
La gru si compone di una struttura reticolare a forma di tetraedro che avanza su dei binari grazie ad un sistema di trazione a vite. I due bracci della gru sono montati sullo stesso asse e possono ruotare di 180° sollevando e abbassando alternativamente due cassoni: uno carico e l’altro scarico. L’operazione sincronizzata di sollevamento e abbassamento (saliscendi) è garantita dalla corda che, passando attraverso la grossa “puleggia-volano” al centro della struttura reticolare, collega i due cassoni.

Questioni interpretative
Dimensioni: se prendiamo come riferimento le vanghe per scavare raffigurate nel disegno, le quali avevano una lunghezza di circa 1-1,20 metri, possiamo immaginare questa enorme macchina di un altezza di circa 8-9 metri e una larghezza di circa 6 metri, con il grosso volano puleggia centrale di un diametro di circa 2,5 metri.
Ricostruzione: dal disegno non risulta chiaro quale sia il passaggio delle corde per far si che arrivino al mozzo di avvolgimento e inoltre, così come sono disegnati i cassoni, entrambi nel fossato nella fase di carico, il motore saliscendi non può funzionare. L’idea che il saliscendi sia messo in moto soltanto dagli operai che salgono dentro il cassone vuoto non è plausibile dato il peso del carico da sollevare. Anche se fosse di soli 50 centimetri cubici – misura questa ricavata in proporzione alle dimensioni della vanga – questo sarebbe di oltre 500 kg. Un altro problema del disegno è la rappresentazione dello scasso. Questo pare essere di larghezza eccessiva, superiore alla lunghezza dei bracci della gru, il che impedisce a questi di portare i cassoni sugli argini.

 

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